Tassello chimico: a cosa serve?

tassello chimico

Tassello chimico: a cosa serve?

tassello chimico

Tassello chimico: come si usa

tassello-chimico-filettatoDurante la risistemazione della nostra casa o del nostro appartamento, capita di dover fissare, in modo più durevole possibile, delle mensole o dei mobili sospesi, se non elementi più importanti come parti strutturali o degli infissi. Ci si chiederà, allora, come mai questo tipo di ancoraggio viene chiamato proprio “tassello chimico“: tale denominazione deriva dalla sua meccanica di funzionamento. Esso, infatti, sfrutta l’idea per cui la barra metallica, detta appunto tassello, viene fissata alla muratura non per attrito, come avviene comunemente, ma attraverso l’utilizzo di una speciale resina o “colla” che, aggrappandosi ai fori della muratura stessa e indurendosi progressivamente, consente al tassello (in genere filettato per migliorare l’aderenza con la resina stessa) di fissarsi completamente. In questo senso, dato il contatto con questa particolare resina chimica sintetica, il tassello non può essere plastico ma, appunto, metallico, in modo da evitare corrosioni e, futuri, cedimenti. È per questo motivo che tali tipi di fissaggi vengono definiti, per l’appunto, “di tipo chimico”. Più in dettaglio, esistono diversi tipi di tasselli chimici ma quelli più utilizzati sono corredati, generalmente, da una sorta di fialetta che va inserita nel foto praticato sul muro, insieme alla barra metallica: una volta spinto il tassello, dunque, la fialetta si rompe facendo fuoriuscire il liquido chimico che andrà ad aggrapparsi sia alla vite filettata che alla muratura, incollandole. Per questo motivo, i tasselli chimici vengono, in genere, applicati tramite apposite “pistole”.

La resistenza di un tassello chimico

Come detto, una delle caratteristiche principali dei tasselli chimici è senz’altro la sua resistenza meccanica nel tempo grazie all’indurimento della resina. Ovviamente ogni tassello dispone, in base alla propria scheda tecnica, di una ben determinata resistenza meccanica, calcolata appositamente dalle case produttrici e che varia in base al supporto su cui può essere eseguito il fissaggio (se è muratura forata, o calcestruzzo o mattoni pieni o pressati). Uno degli ulteriori elementi che determina la resistenza meccanica dei tasselli chimici, e che è strettamente legata al materiale di ancoraggio, è anche la profondità dell’innesto: il calcestruzzo, infatti, permette di variare la profondità di ancoraggio e, dunque, di migliorarne la resistenza meccanica. Ma anche lo sfilamento, altro problema dei fissaggi chimici, dipende da quanto è profondo il foro e, per tale motivazione, è bene seguire le indicazioni riportati sulle schede tecniche dato che la rottura del cono di calcestruzzo, in cui è praticato il fissaggio, varia con il quadrato della profondità.

Tassello chimico per soffitto

Ovviamente quanto detto per l’ancoraggio orizzontale, vale anche per quello verticale, ovvero per i tasselli chimici che andranno installati a soffitto. Anche in questo caso, infatti, vengono utilizzate apposite fiale, applicate con una pistola, contenenti resina sintetica, in genere ad indurimento rapido, evitando, il più possibile, lunghi tempi di attesa, avendo cura che i tasselli siano perfettamente ortogonali al solaio e perfettamente paralleli alla parete di fondo, ed evitando, assolutamente, i travetti del solaio, onde evitare particolari danni strutturali allo stesso.

Tassello chimico per il legno

Se il supporto in cui occorre praticare il nostro foro è il legno, per esempio nel caso di una ristrutturazione di un solaio in legno, vengono allora utilizzati, anche in questo caso, ancoranti chimici professionali adatti ai supporti in legno o alle connessioni tra elementi in legno. In questo caso la scheda tecnica riporterà gli specifici carichi di rottura (in base al tipo di legno impiegato, alla distanza minima degli ancoranti e al diametro della profondità del foro), ma senza indicare dei valori specifici e precisi a causa delle differenti caratteristiche del legno (struttura, stagionatura e durezza). È chiaro, pertanto, che si consiglia, in questo caso, effettuare delle opportune prove sperimentali in cantiere, applicando il tassello con apposita pistola.

Tassello chimico: i prezzi

I prezzi, variabili in base alla casa produttrice, di questo tipo di ancoraggi risulta essere composto dal prezzo per i tasselli filettati e della cartuccia contenente la resina chimica bicomponente. Variano da un prezzo di 80 centesimi a 1 euro ciascuno, il che fa pensare subito come il prezzo, non necessariamente elevato, risulti assolutamente vantaggioso se confrontato con il grado di sicurezza e di facilità di posa, fornito.

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