Pavimento klinker: caratteristiche
La scelta di una pavimentazione adatta per la propria casa, che si tratti di interni o esterni, molto spesso è resa difficoltosa dalla gran varietà di prodotti in commercio, con caratteristiche che li rendono adatti per diversi scopi.
Orientarsi diventa complesso se poi tali materiali hanno caratteristiche simili, e prestazioni elevate.
Il klinker è un tipo di materiale industriale che sta riscontrando un notevole successo, e che viene spesso utilizzato per le pavimentazioni, interne ed esterne.
Quali sono quindi le caratteristiche principali che rendono il klinker la scelta migliore?
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Klinker per esterni e interni
Il klinker è un materiale ceramico composito, che nasce dalla miscela di acqua e di argille pregiate quali la caolinite e l’illite, provenienti dai giacimenti della Germania.
La ricchezza di allumina e quarzo rendono i prodotti in klinker tra i più resistenti e solidi tra i prodotti in ceramica presenti sul mercato.
Esistono moltissime tipologie differenti di piastrelle, con forme e colori che variano di tonalità in base alla quantità di argilla utilizzata e al tempo di cottura. L’impasto prima di essere modellato, viene fatto stagionare all’interno di appositi silos, e successivamente sagomato e trafilato con appositi macchinari, per ottenere piastrelle o mattoni dello spessore variabile tra i 2 e i 25 mm. Successivamente ogni piastrella viene fatta essiccare per eliminare l’umidità in eccesso che ne potrebbe compromettere la qualità, per giungere alla fase finale di cottura della durata di circa 34 ore. Questa fase prevede l’utilizzo di forni a tunnel o a rulli, dove la ceramica viene cotta ad una temperatura di 1250 gradi.
Il klinker può essere utilizzato sia per gli interni che per gli esterni e può avere diverse finiture tra cui una smaltatura lucida o opaca, e molte altre come la levigatura, la sabbiatura e la fiammatura.
Le caratteristiche
Il processo di cottura molto lento del klinker permette al materiale di raggiungere alcune caratteristiche di resistenza non indifferenti rispetto a molti altri prodotti: raggiunge infatti un alto livello di vetrificazione, diventando particolarmente duro e resistente oltre che ingelivo, cioè resistente al gelo e impermeabile all’acqua.
Inoltre è molto resistente alla penetrazione di oli e grassi, non risente particolarmente dell’azione corrosiva degli agenti atmosferici, è resistente al fuoco, agli urti, alle abrasioni e alle sollecitazioni meccaniche. Tali caratteristiche rendono questo materiale praticamente perfetto e trova applicazione in qualsiasi ambito, privato o pubblico che prevede pavimentazione di interni ed esterni, rivestimenti di facciate, arredo urbano, ambito industriale, sportivo e nel rivestimento di piscine.
Klinker o gres porcellanato: quali differenze?
Il klinker e il gres porcellanato hanno alcuni punti in comune che li rendono materiali estremamente resistenti: entrambi sono realizzati con argille pregiate, per essere cotte raggiungono temperature di 1230 gradi, e questo garantisce ad entrambi di raggiungere elevati standard qualitativi e di resistenza.
Le differenze sostanziali invece sono la tipologia di argille impiegate, asciutte per il gres e crude per il klinker. Forma ottenuta per pressatura per il gres e per estrusione per il klinker.
Il prodotto ottenuto con il gres ha un’aspetto vetroso, il klinker invece e un prodotto traspirante. Anche i tempi di cottura dei due materiali è differente, dai 30 ai 50 minuti per il gres con un’esposizione alla temperatura massima di soli 3 minuti, mentre il klinker impiega dalle 24 alle 36 ore per l’essicazione e per la cottura, e un’esposizione alla temperatura massima di 60 minuti.
Prezzi al mq
Il klinker è un materiale piuttosto economico, e nonostante le varie rifiniture che vanno dalla sabbiatura alla levigatura, è possibile acquistare mattonelle di questo materiale partendo da 13 euro al metro quadro. Il prezzo ovviamente varia a seconda della dimensione e della rifinitura. La varietà di mattonelle in klinker presenti sul mercato è vasta: quadrate, rettangolari, ottagonali, a listello o il classico mattone sono le principali e si adattano a qualsiasi tipologia di esigenza e gusto personale. Inoltre ogni piastrella può essere smaltata, quindi ricoperta con uno strato di smalto vetroso che la rende più lucida e liscia, o non smaltata.
La colorazione varia in base all’uso degli smalti, mentre il colore naturale del klinker varia in base al dosaggio dell’argilla, ottenendo tonalità che vanno dal giallo al mattone cupo.
Pulizia: come eliminare le macchie dalle piastrelle klinker
Nonostante il klinker sia una materiale piuttosto resistente all’azione degli agenti atmosferici, anch’esso richiede una certa manutenzione periodica. Tralasciando le operazioni di pulizia che si effettuano appena posto in opera, il klinker può essere pulito utilizzando un detergente neutro diluito in acqua, secondo le proporzioni indicate sulla confezione, stenderlo sul pavimento bagnato e una volta asciugato risciacquare. Trattandosi di piastrelle per esterni, è consigliabile utilizzare anche un prodotto idro-oleorepellente insieme all’acqua almeno due o tre volte all’anno.
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