Smerigliatrice per legno: quale acquistare

smerigliatrice

Smerigliatrice per legno: quale acquistare

Chi ama il fai da te conosce una regola fondamentale: chi ha una certa esperienza nell’esecuzione dei lavori non sente la necessità di disporre di un’attrezzatura molto numerosa. Infatti per fare bene il proprio lavoro basta avere pochi utensili, ma ben scelti e mirati allo scopo finale. Uno di questi utensili che si può definire indispensabile per qualunque tipo di lavoro di bricolage si voglia eseguire è la smerigliatrice.

Smerigliatrice: a cosa serve

Di base si può dire che la smerigliatrice serve a levigare, quindi a rifinire un oggetto dopo aver eseguito dei lavori di saldatura, ad esempio, o altri interventi che lasciano residui. Però è utile anche quando si deve riverniciare un mobile, al fine di rimuovere il vecchio strato di vernice, o per rendere più lucido il metallo. Se questo è il suo scopo principale, la verità è che si presta anche ad una gran quantità di altri utilizzi. In particolar modo quella che viene definita smerigliatrice angolare può essere utilizzata anche per tagliare, smussare angoli, e fare rifiniture di vario genere. Essendo quindi uno strumento molto versatile è praticamente indispensabile nella dotazione base di un vero amante del fai da te. La smerigliatrice inoltre si trova in commercio in tantissime versioni diverse, così che ognuno possa acquistare il modello più adatto alle sue esigenze: ce ne sono di portatili e da banco, che vengono alimentate con le batterie o con la corrente elettrica a filo. Ogni modello ha caratteristiche diverse che non sono né migliori, né peggiori delle altre. Per fare una scelta oculata è sempre bene tenere presente qual è lo scopo finale per il quale si deve utilizzare la smerigliatrice, e di conseguenza scegliere la tipologia più adatta al tipo di lavoro che si intende eseguire. La prima selezione che si deve compiere è tra le tre diverse tipologie principali di smerigliatrice, che puoi trovare in commercio: angolare, a nastro o orbitale.

Tutti i modelli: angolare, a nastro o orbitale?

La levigatrice per eccellenza si può dire che sia quella angolare: questo perché si tratta di uno strumento che non è in grado solo di levigare una superficie ma anche di svolgere tanti altri tipi di lavoro. Questo si rende possibile sostituendo il disco di rotazione principale, mettendone uno fatto del materiale più idoneo per il proprio scopo finale. La smerigliatrice angolare è infatti un utensile a motore che è dotato di un corpo, che ne costituisce l’impugnatura, a cui è collegato un disco posizionato lateralmente. A proteggere il disco, distanziandolo dalla mano di chi regge lo strumento, c’è un pannello di protezione chiamato carter. Quando si accende il dispositivo il disco comincia a girare ad una velocità che può variare a seconda della potenza del motore, ma che in linea di massima è in grado di raggiungere gli 8000-10000 giri al minuto. A seconda del disco che si è montato si possono in questo modo eseguire diversi lavori: levigare una superficie di legno, metallica o di altra natura; tagliare piastrelle o blocchi di marmo, levigare gli angoli di un oggetto che si è appena finito di costruire o montare, pulire le sbavature di una saldatura. I dischi che possono essere montati su una smerigliatrice angolare sono di tre dimensioni: 115, 125 e 230 millimetri di diametro. Questi ultimi vengono solitamente usati per lavori professionali, mentre gli altri due per i piccoli lavoretti domestici. Naturalmente ogni modello supporta una diversa dimensione del disco. Riguardo ai materiali di cui possono essere fatti i dischi, sono i più svariati. Si va da quelli abrasivi, più o meno aggressivi, per levigare in profondità o solo in superficie. Ci sono i dischi diamantati per tagliare l’acciaio e il legno, e ci sono dischi universali che possono essere usati su ogni tipo di superficie. La smerigliatrice angolare è sempre portatile e può essere alimentata con il cavo elettrico o a batteria.

La smerigliatrice a nastro, invece, può essere da banco o portatile. In questo caso parliamo di uno strumento che viene usato non per tagliare, ma sempre e soltanto per levigare una superficie. Si definisce a nastro perché non c’è in questo caso un disco levigante, ma un nastro che scorre. Per questo motivo la levigatrice a nastro è usata soprattutto per lavori che devono essere eseguiti su grandi superfici, e per rimuovere grandi quantità di materiale. Anche le levigatrici a nastro si vendono con nastri di diverse dimensioni, da molto piccoli, di appena 6 mm, fino a nastri per levigatrici professionali da 100 mm. Le levigatrici da banco sono utili per eseguire lavori molto impegnativi e di solito sono usate in ambito industriale o artigianale, mentre le levigatrici portatili si usano per fare piccole rifiniture su diverse superfici.

Infine, le levigatrici orbitali sono chiamate così perché munite di un disco, come le levigatrici angolari. Il disco però non è posizionato lateralmente ma sotto, in modo tale che chi utilizza lo strumento lo impugna da sopra. Ci sono piccole levigatrici orbitali, che servono per le rifiniture più dettagliate, che si chiamano mouse perché possono essere usate con una sola mano. In linea di massima la levigatrice orbitale si utilizza per togliere uno strato superficiale dall’area di lavoro: ad esempio viene usata per omogeneizzare il legno dopo aver fatto piccoli interventi come le stuccature. Anche con la levigatrice orbitale si possono usare dischi di diversi materiali e spessori, possono essere elettriche (a batteria o a rete fissa) ma anche alimentate da un compressore ad aria.

Come si usa?

La smerigliatrice richiede una particolare manualità, anche nei modelli più semplici, e di solito viene usata da utenti esperti che sanno maneggiarla nel modo più adeguato. La levigatrice angolare, in particolar modo, richiede una buona dimestichezza poiché va orientata nel modo più adeguato a seconda della superficie che si deve lavorare. Quando si usa la smerigliatrice bisogna sempre indossare degli occhiali protettivi, guanti robusti e vestiti pesanti. Infatti, tagliando e levigando, è possibile che saltino dei piccoli pezzi di materiale che potrebbero ferire chi sta lavorando. Gli occhiali e la mascherina sono utili anche nel caso in cui si levighi, perché in genere si solleva molta polvere, che potrebbe entrare negli occhi e nelle vie respiratorie.

La migliore smerigliatrice Bosch

Bosch è da sempre uno dei marchi produttori di utensili per il bricolage più affidabili del settore. Anche nel campo delle smerigliatrici non fa distinzione e i suoi prodotti sono sempre in testa alle classifiche di vendita. La migliore smerigliatrice Bosch presente al momento sul mercato è il modello Bosch Professional GSW 7-125.

Sale
Bosch Professional GWS 7-125 Smerigliatrice Angolare, 720 Watt, Disco 125 mm
387 Recensioni
Bosch Professional GWS 7-125 Smerigliatrice Angolare, 720 Watt, Disco 125 mm
  • Potenza del motore 720W
  • Livello di pressione sonora 91 dB
  • Numero di giri a vuoto: 11000 min-1

La prima caratteristica notevole del prodotto è la potenza del motore, 720 watt, che permette di usarlo anche per lavori molto impegnativi e di classificarlo come professionale. Il motore è un brevetto esclusivo Bosch chiamato Champion, che ha il vantaggio di non surriscaldarsi tropo durante il funzionamento e di durare più a lungo nel tempo. Il vantaggio di acquistare un buon prodotto è proprio quello di non doverlo sostituire poco dopo, visto che le smerigliatrici sono comunque sottoposte ad una notevole usura visto l’utilizzo che se ne fa. Altro aspetto notevole di questo modello è l’impugnatura, che è stata resa più snella e facilmente impugnabile nonostante la classe di potenza. Quindi la smerigliatrice GSW Bosch è facile da tenere in mano e da maneggiare per raggiungere anche i punti meno facili. Altre caratteristiche che rendono facile usare questo utensile sono il peso minimo, appena 1,9 kg, e le vibrazioni molto ridotte. Anche questi aspetti contribuiscono alla sua massima maneggevolezza.

La migliore smerigliatrice Makita

Makita è un altro brand che si occupa di realizzare prodotti per il bricolage e il fai da te. La migliore smerigliatrice Makita è il modello GA9020, altamente professionale. Ha infatti 2200 watt di potenza e fa ben 6600 giri al minuto. Funziona se collegata tramite filo alla rete elettrica e nonostante il suo peso (poco meno di 6 kg) è facile da maneggiare poiché non si surriscalda e non vibra eccessivamente. Funziona con dischi da 230 mm e gli acquirenti ne lodano l’ottimo rapporto qualità/prezzo.

Sale
Makita GA9020 Smerigliatrice Angolare, 2000 W, 240 V, Blu
56 Recensioni
Makita GA9020 Smerigliatrice Angolare, 2000 W, 240 V, Blu
  • Peso 5.80 Kg
  • Potenza 2200 W
  • 6600 giri/min

La migliore smerigliatrice Hitachi

Il miglior modello di smerigliatrice Hitachi attualmente sul mercato è il G12SR3, che viene definita come ideale per i piccoli lavori di artigianato. Ha una potenza di 730 Watt e i dischi che monta hanno diametro di 115 mm. Il sistema per la sostituzione del disco è particolarmente agevole e per questo è apprezzata a chi ha avuto modo di utilizzarla.

Hitachi G12SR3 Smerigliatrice, Diametro 115 mm, Black, Green
4 Recensioni
Hitachi G12SR3 Smerigliatrice, Diametro 115 mm, Black, Green
  • Ø disco 115 mm
  • Potenza assorbita 730 W
  • Velocità a vuoto 10.000 giri/min

Si aziona altrettanto facilmente grazie all’interruttore laterale che è del tipo detto a slitta. Pesa poco meno di un chilo e mezzo e per questo è molto maneggevole; inoltre può restare accesa a lungo senza che nessuna delle componenti interne corra il rischio di danneggiarsi. Un aspetto non secondario è che l’impugnatura può essere montata sia a destra che a sinistra; anche la protezione del disco è regolabile.

Prezzi

Anche se abbiamo illustrato le caratteristiche di tre prodotti che vengono definiti i migliori, bisogna ribadire l’idea secondo la quale non esiste un prodotto migliore di un altro in assoluto, ma solo quello migliore per l’uso che se ne intende fare. Quindi è a questo che si deve fare attenzione quando si acquista una smerigliatrice, badando anche al suo prezzo. Esistono infatti utensili delle più disparate fasce di prezzo, dai 50 euro in su. Il costo può variare in base alle dimensioni, alla potenza, ai dischi in dotazione e a molte altre caratteristiche che abbiamo illustrato in questo articolo. Quando si fa la propria scelta non si deve mai cercare il risparmio a tutti i costi, perché l’aspetto più importante di una smerigliatrice è che duri a lungo nel tempo. Un prodotto troppo economico potrebbe celare delle debolezze che porterebbero il motore, che viene sforzato in modo notevole durante il lavoro, ad usurarsi in breve tempo. Invece è importante che un utensile del genere possa accompagnare chi lo usa anche per molti anni. Prodotti che appartengono a fasce di prezzo molto basse quasi sicuramente hanno motori scadenti, o sono confezionati on materiali non robusti che potrebbero rompersi diventando addirittura pericolosi. Bisogna invece scegliere sempre prodotti di brand fidati, come Bosch, Makita o Hitachi, e che siano contraddistinti da tutti i marchi di qualità previsti dalla normativa europea. Solo in questo modo si può essere certi di avere un prodotto che svolgerà bene il suo lavoro e che non metterà a repentaglio la sicurezza di chi lo utilizza. Il prezzo finale però dipende sempre dal prodotto di cui si ha bisogno: un prodotto professionale, che usa dischi da 230 mm, e con potenza maggiore del motore, avrà un costo superiore ad una smerigliatrice con meno potenza, che potrebbe comunque essere adatta agli usi che se ne intende fare.

Condividi questo post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *