Traslocare la cucina: ecco come fare per non commettere errori
Traslocare non è mai semplice.
Tuttavia, alcune zone della casa, sono più complicate di altre, come la cucina.
È in questa stanza, infatti, che si trovano spesso la maggior parte degli oggetti, nonché elettrodomestici e mobili pesanti e difficili da trasportare, da smontare e da rimontare nella nuova casa.
La prima cosa da fare, per traslocare una cucina, è prendere le misure. Occorre controllare sia quelle della stanza precedente, che quelle della nuova stanza. Questo passaggio serve per assicurarsi che gli attacchi dell’acqua e del gas, nonché lo scarico, coincidano.
Solo in questo modo, ci si può accertare che la vecchia cucina possa andar bene nella nuova stanza, e si può procedere al trasloco.
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Smontare mobili ed elettrodomestici
La parte più insidiosa del trasloco di una cucina, è rimuovere i mobili.
Può essere utile fotografare i mobili e le diverse componenti prima di smontarli, al fine di ricordare come rimontarli in seguito.
È fondamentale rimuovere prima i pensili, poi le colonne ed infine le basi.
Bisogna prestare attenzione alle componenti più piccole, come viti e bulloni, e riporle in un’unica parte, in sacchettini di piccole dimensioni.
Se non si ha molta dimestichezza con questo tipo di lavori, si consiglia di inserire nei sacchettini anche dei fogli descrittivi con le istruzioni.
Gli elettrodomestici, sono ancora più complicati da rimuovere. Se tutti gli spazi coincidono nella nuova cucina, e non è necessario effettuare alcuna modifica, è possibile lasciare anche gli elettrodomestici incastonati al loro posto.
Invece, la colonna frigo, la cappa, il lavello ed il piano cottura, in genere devono essere rimossi prima di passare ai pensili.
Trattandosi, comunque, di operazioni piuttosto complicate, è preferibile richiedere il servizio di una ditta di traslochi professionista, come ad esempio www.tuttotraslochi.it.
Procurarsi il materiale da imballaggio
Prima di iniziare il trasloco degli oggetti, è necessario dotarsi delle scatole necessarie per imballare tutti gli oggetti che fanno parte della cucina.
La maggior parte degli elementi presenti in una cucina, sono molto fragili; proprio per questo è fondamentale dotarsi di scatole molto resistenti, in grado di reggere il peso ed evitare che piatti e bicchieri possano rompersi.
È possibile trovare in commercio delle scatole di cartone resistente, a doppia onda, con spazi predisposti per “incastrare” le stoviglie di forme differenti.
Occorre dotarsi poi di pluriball, etichette da applicare sulle scatole, nastro adesivo e spugna.
Per gli oggetti più pesanti, sono preferibili le scatole con le maniglie, che possono essere trasportate più facilmente.
Comprendere cosa imballare prima
Dopo aver acquistato tutto il materiale, bisogna prima inscatolare gli oggetti che servono di meno, ad esempio i piccoli elettrodomestici non essenziali, i soprammobili, i quadri appesi alle pareti, il servizio di piatti riposto in vetrina, ecc.
Così facendo, è possibile anche comprendere se vi sono alcuni oggetti che non servono più e possono essere buttati oppure regalati.
Fatto ciò, si può passare agli oggetti di utilizzo comune, ma di cui si può fare a meno per alcuni giorni, come pentole, teglie e coperchi.
Bisogna lasciare per gli ultimi giorni solo l’occorrente per cucinare per la propria famiglia.
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