Legno teak: usi, caratteristiche e manutenzione

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Legno teak: usi, caratteristiche e manutenzione

Se sei un appassionato di fai da te ed in particolar modo di falegnameria, un materiale di sicuro interesse è il legno teak. Vediamo insieme quali sono le sue principali caratteristiche e come meglio utilizzarlo.

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Caratteristiche del legno teak

Il teak è un legno che può essere suddiviso in due grandi famiglie: da una parte c’è il teak africano con caratteristiche simili ad un legno comune e dall’altra quello asiatico con la particolarità di essere idrorepellente e di maggior pregio. Uno dei principali produttori è il Myanmar (ex Birmania) che esporta grandi quantità in tutto il mondo. La colorazione superficiale può spaziare da una tonalità verde scuro, passando al classico marrone bruno fino ad arrivare al nero.

Tra le sue principali qualità c’è una grande durabilità dovuta ad un alto contenuto di resina oleosa che lo rende particolarmente resistente all’acqua, parassiti e alle escursioni termiche. L’idrorepellenza è anche una diretta conseguenza di una porosità che impedisce l’assorbimento dell’umidità e di accumularla all’interno. Altre caratteristiche del teak sono la facilità di pulizia, la grande duttilità e un buon grip superficiale anche in condizioni di bagnato. A tutto questo devi aggiungere un aspetto estetico molto suggestivo con bellissime venature.

Dove utilizzarlo

Viste le ottime qualità offerte, il teak è un materiale parecchio versatile. Uno dei suoi principali utilizzi è nella realizzazione di pavimentazioni sia per ambienti interni che per uso esterno. Puoi creare stupendi parquet oppure lo puoi sfruttare per i vialetti del giardino, i bordi piscina o per costruire arredamento da esterno come mobili, panche, sedie e tavoli da posizionare in giardino, sotto la veranda o sul terrazzo. La sua grande resistenza all’acqua, agli agenti atmosferici e alla salsedine, lo rendono un legno ideale anche per applicazioni in ambito nautico.

Manutenzione e pulizia

Come abbiamo già visto, questo tipo di legno offre grande resistenza ma, per mantenerlo in buono stato, devi prendertene cura in modo adeguato. Qualora dovessi spazzolare una superficie in teak, è necessario utilizzare uno strumento dotato di setole morbide e con l’accortezza di muoverti sempre perpendicolarmente alle venature. In questo modo eviterai di sfibrare il legno o di rovinarlo.

Per la pulizia superficiale molto leggera, ti consiglio di utilizzare un panno morbido con dell’acqua tiepida e senza impiegare nessun prodotto specifico. Se invece devi provvedere ad una pulizia più profonda, aggiungi all’acqua un sapone liquido neutro. È molto importante che nella fase di risciacquo ti preoccupi di eliminare tutti i residui di detergente.

Anche se il teak ha un’elevata idrorepellenza, per la sua ottimale conservazione devi provvedere ad asciugarlo con cura dopo ogni lavaggio. Così facendo eviterai la formazione di antiestetiche macchie sulla superficie del legno.

Prezzo

Il teak è un legname molto costoso con un prezzo medio di circa 5-6mila euro al metro cubo. La cifra varia sensibilmente in base a diversi fattori quali: qualità del legno grezzo, grado di lavorazione e la stagionatura. La tipologia in assoluta più costosa è il teak naturale, che è anche la più difficile da reperire sul mercato. Il teak lavorato in forma lamellare ed essiccato in forno, è invece la categoria più economica. Se decidi di voler installare un parquet in teak, devi sapere che la spesa può oscillare tra i 50 e 150 euro al metro quadro per il solo materiale, a cui aggiungere trasporto e posa. Come sempre sul costo finale incidono la qualità del legno che hai scelto, la zona di provenienza e lo spessore delle tavole. Esiste anche una soluzione alternativa rappresentata dal teak sintetico, esteticamente del tutto paragonabile a quello naturale ma ottenuto con il trattamento di materie plastiche. A dire il vero è leggermente più economico, ma resta una soluzione dai costi comunque elevati.

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