Vernice per ferro

vernici per ferro

Vernice per ferro

Il ferro è un materiale che si distingue per il suo alto grado di malleabilità, duttilità e resistenza. È altamente impiegato nell’ambito delle costruzioni, basti pensare che tutti in casa abbiamo un infisso, una ringhiera, una cancellata o perché no anche dei mobili in ferro, puro o magari abbinato a ghisa ed acciaio. È un materiale che necessita di manutenzione.

Perché si necessità delle vernici per il ferro

Il ferro, come molti materiali si deteriora con il tempo. Soprattutto se si trova all’esterno, come in caso di cancelli o ringhiere, è soggetto agli agenti atmosferici come pioggia, grandine, neve che agendo su di esso lo corrodono e lo deteriorano. Ci si accorge di questa problematica quando il ferro comincia ad arruginire e quindi ad acquistare quella colorazione rossastra. Se non si provvede a proteggere, con delle apposite vernici, i nostri oggetti in ferro si rischia di arrivare anche alla compromissione totale delle sue caratteristiche e funzionalità. Occorre quindi programmare una manutenzione ordinaria con l’uso delle vernici apposite per il ferro. E’ un’operazione semplice che può essere effettuata anche dai meno esperti, l’importante è sempre stare attenti alla propria salute ed utilizzare guanti e mascherine. Per trovare la vernice più adatta al proprio problema si possono cercare in ferramenta o anche su internet dove è possibile reperire tutte le notizie utili.

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Tipologie di vernici per il ferro

Sostanzialmente le vernici per il ferro sono composte da 4 elementi: un legante, un solvente, additivi e cariche.
Ciò che differenzia le vernici è proprio il legante che è una resina polimerica. A seconda della tipologia di resina che si sceglie di utilizzare possiamo avere:

  • Vernici alchidiche: si ottengono combinando alcuni composti organici di base come acidi grassi e polioli, sono monocomponenti, versatili ed economiche. Si possono essiccare all’aria o in forno. Sono poco resistenti a condizioni atmosferiche aggressive;
  • Vernici acriliche: si ottengono creando polimeri dalla combinazione di monomeri acrilici. Si essiccano tendenzialmente in forno e di solito sono considerate di pregio;
  • Vernici epossidiche: si ottengono da resine epossidiche normalmente sono bicomponenti. Questo vuol dire che i due componenti principali vengono miscelati al momento dell’utilizzo. Sono esteticamente carenti ma hanno ottime qualità di resistenza sia meccanica che ad agenti atmosferici e chimici;
  • Vernici poliestere: simili alle alchidiche hanno però maggiore resistenza agli agenti chimici ed atmosferici;
  • Vernici poliuretane: si ottengono da resine poliuretaniche sono bicomponenti e oltre ad avere ottima resistenza hanno anche fini qualità estetiche.

Oltre che per il legante le vernici si possono differenziare anche in base allo scopo e all’utilizzo. Esisto 3 categorie principali:

  • Antiruggine: servono a contrastare la corrosione e la ruggine. Svolgono la loro azione grazie a componenti coprenti che isolano e passivanti che inibiscono l’azione futura. Solitamente non hanno una grossa resa estetica;
  • Primer: ricchi di limatura di zinco attraverso il quale inibiscono l’azione corrosiva. Sono delle basi che creano la giusta superficie aggrappante per poi verniciare;
  • Smalti: sono a base vetrosa composta da miscele di silice e carbonati a cui si aggiungono ossidi metallici per la colorazione. Incapsulano e proteggono il prodotto.

Possono essere trasparenti, lucide, colorate, da applicare a pennello o spray. Nonn hanno costi molto elevati normalmente variano dai 12 ai 20 euro.

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Come verniciare il ferro

Eccoci qui….finalmente si parla di cose interessanti (a volte mi annoio da solo quando scrivo alcune cose….però era importante dare una panoramica sulla natura dei prodotti).
Bene….allora come procediamo per verniciare questo ferro? Il procedimento è semplice e richiede pochi passaggi.
Innanzitutto l’accortezza nel proteggere la propria salute, visto che comunque si tratta di prodotti chimici, con l’uso di guanti e mascherine.
Il procedimento varia a seconda se il ferro è nuovo oppure si ha la presenza di ruggine.
Con il ferro nuovo: si procede con lo sgrassare la superficie con trielina, acqua ragia, acetone, diluente sintetico o nitro, poi si smerigliano eventuali imperfezioni o impurità, si spolvera accuratamente, si danno due mani di antiruggine a distanza di 6 ore minimo l’una dall’altra, vorrei fare una piccola precisazione sui tempi di asciugatura, lo faccio per l’antiruggine ma vale anche per lo smalto, il tempo di essiccazione è specifico per ogni prodotto di conseguenza è molto difficile generalizzare quindi il consiglio che do è di leggere sempre le etichette e rispettarle, nel caso specifico dell’antiruggine spesso si ha la sensazione che il prodotto sia asciutto dopo poco tempo, non vi fate ingannare aspettate il tempo che è riportato nell’etichetta perchè il prodotto potrebbe esser andato fuori polvere ma non vuol dire che sia pronto per un’altra mano, anzi rischiate seriamente di compromettere tutto il lavoro.

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Una volta che è completa l’asciugatura dell’antiruggine si procede con la verniciatura.
Tale applicazione  se sviscerata per bene potrebbe richiedere molto ma molto tempo perchè le casistiche sono molte e di conseguenza varia anche molto il modo di applicare e il prodotto da applicare.
Comunque cerchiamo di rimanere su best practice che bene o male vanno sempre bene e non fanno mai male.
Il discorso dell’asciugatura se per l’antiruggine era fortemente consigliato, per le mani di tinta è imperativo, bisogna assolutamente rispettare quanto descritto nelle etichette. Al giorno d’oggi ci sono degli ottimi smalti in circolazione ma sono molto più delicati di quelli di qualche tempo fa, sono molto più tecnici a me piace ricordare gli smalti di qualche decennio fa…. applicavi un mezzo centimetro di prodotto e in mezza giornata era asciutto tutto bello coperto e senza problemi, oggi non è così ho testato moltissime marche (tutte di alta qualità) il prodotto lo devi stendere per bene e non devi lasciare troppo spessore altrimenti il prodotto asciugherà solo in superficie e rimarrà molliccio dentro con conseguenti problematiche gravissime a partire dalla reticolazione del prodotto, da tutto ciò ne consegue anche il fatto (ma non per tutti i prodotti) che alcuni colori molto forti preparati con basi tintometriche trasparenti spesso non vanno in copertura nel migliore dei modi, però qui c’è da dire che smalti molto performanti questo problema non lo presentano.
Proprio per questo discorso dell’asciugatura vanno stesi bassi spessori e vanno rispettati assolutamente i tempi di essiccazione, e fate attenzione alle varie voci, potreste trovare in etichetta, perchè potreste trovare varie voci ad esempio: Fuori polvere dopo 2 ore, Sovraverniciabile dopo 8 ore e in ultimo potreste trovare, non far passare più di 24 ore tra una mano e l’altra, quindi a conferma che ci sono dei cicli molto rigidi da rispettare.
Però ragazzi è tassativo tirare bene il prodotto altrimenti non asciugherà neanche  in una settimana a 40 gradi!!!

Con il ferro arruginito: Inutile dire che in questo caso quello che cambia è solo il procedimento della pulizia del ferro, da li in poi sarà tutto identico a quanto detto poco fa per la verniciatura del ferro nuovo.
In questo caso parliamo in particola modo di ferro arruginito e spesso mi capita di sentir dire che bisogna rimuovere tutta la vernice con uno sverniciatore per poi passare alla rimozione della ruggine, in realtà io non lo ritengo molto corretto in quanto sverniciare è sempre una pratica non di semplice esecuzione e che richiede molto tempo anche se ci aiutiamo con dei buoni sverniciatori.

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Io prima di procedere a sverniciare tutto farei un’attenta valutazione dello stato della ruggine spessissimo questa si presenta nelle giunture, nelle saldature oppure nei punti di accumulo degli scoli di acqua, bene, se si parla solo di questo io direi che è il caso di pulire attentamente queste zone e se il resto della tinta è ancora ben ancorato potrebbe non servire a nulla sverniciare tutto, anzi lasciando i vecchi strati di antiruggine e tinta si avrà una protezione maggiore, ovviamente il vecchio smalto deve essere in buone condizioni e non presentare alcun cenno di distaccamento.
Per quanto riguarda i metodi per rimuovere la ruggine si hanno metodi meccanici, quindi armatevi di olio di gomito, carta vetrata e spazzole di acciaio e grattate fino alla rimozione completa della ruggine, consiglio anche sempre delle spazzole in acciaio da montare su trapani o smerigliatrici, ce ne sono veramente di tutte le dimensioni e tipi.
Altro sistema da utilizzare è quello “chimico” aiutandosi con dei convertitori di ruggine (li adoro) si spennellano con una semplicità estrema e eliminano la ruggine in profondità, però per appreofondire questo discorso vi rimando al nostro articolo sull’antiruggine.
Ottimo…… se avete seguito questi passaggi ora siete pronti per verniciare il vostro ferro praticamente riportato a nuovo e non vi resta altro da fare che procedere alla manutenzione di tutti gli oggetti in ferro che avete e….. ultimissimo consiglio……NON ASPETTATE CHE ARRUGGINISCANO TANTO ALTRIMENTI IL LAVORO DA FARE SARA’ DURISSIMO, MANUTENZIONATE PERIODICAMENTE I VOSTRI OGGETTI, CON POCO TEMPO LI MANTERRETE SEMPRE AL TOP!

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