Detrazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie
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Come funzionano le detrazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie
Le detrazioni fiscali in materia di ristrutturazioni edilizie hanno ad oggetto una serie di spese sostenute per la realizzazione di lavori di vario genere, su edifici o loro pertinenze. Ciò significa che parte della spesa sostenuta potrà essere detratta in sede di denuncia dei redditi (Irpef). Il Dpr 380/2001 prevede in modo dettagliato i tipi di intervento edilizio su cui spetta la detrazione fiscale. In particolare si tratta di lavori di ristrutturazione o manutenzione straordinaria aventi ad oggetto il risanamento o il restauro di qualsiasi tipo di unità immobiliare residenziale, comprese le pertinenze. Lo stessa detrazione spetta se i medesimi lavori vengono eseguiti su parti comuni di edifici residenziali (condomini). Inoltre, beneficiano della detrazione fiscale i lavori eseguiti per ripristinare o ricostruire gli immobili in seguito a calamità naturali, come terremoti o alluvioni. Per una visione dettagliata di tutti i lavori su cui spettano le detrazioni fiscali, si consiglia di prendere visione del Dpr 380/2001.
Importo massimo delle detrazioni fiscali per ristrutturazioni
La legge stabilisce dei limiti alla detrazione delle spese. In particolare l’ultima legge di stabilità del 2016 prevede che fino al 31 dicembre 2016, il limite di spesa è di 96.000 euro, con una detrazione fiscale pari al 50%, per tutti i lavori eseguiti dal 26.06.2012 fino al 31.12.2016.
A partire dal 1.01.2017 il limite di spesa scende a 48.000 euro con una detrazione pari al 36%.
La legge di Stabilità prevede inoltre, che per tutte le spese sostenute per adeguamento antisismico, in zone dichiarate ad alta pericolosità sismica, spetta una detrazione pari al 65% per una spesa massima di 96.000 euro. I lavori dovranno essere eseguiti a partire dal 4.08.2013 fino al 31.12.2016, e riguarda solo le abitazioni principali o attività commerciali o produttive.
Fino al 31.12.2016 spetta la detrazione fiscale del 50% per l’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici, per una spesa massima di 10.000 euro.
Dichiarazione Iva agevolata per ristrutturazione
In materia di ristrutturazione edilizia, il proprietario dell’immobile che fa eseguire i lavori, ha diritto ad un regime di IVA agevolata. Ciò significa che a fronte del regime ordinario di IVA al 22%, verrà applicata l’IVA al 10%.
L’agevolazione spetta sull’acquisto di beni di valore significativo (caldaie, citofoni, ascensori, ecc.) e dei beni cosiddetti finiti (porte, finestre, sanitari, ecc.). Per ottenere l’IVa agevolata bisogna presentare una dichiarazione al fornitore di tali beni, allegando una serie di documenti come: copia carta identità, codice fiscale, DIA (Denuncia inizio attività). L’iva agevolata spetta sia nel caso di acquisto diretto dei beni da parte del committente, sia della ditta appaltatrice che esegue i lavori.
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