Bioetanolo per camini: tutto quello che devi sapere
Il camino al bietanolo è una soluzione molto intelligente per il riscaldamento degli ambienti domestici e lavorativi.
La particolarità di questo prodotto consiste nel fatto che può essere spostato da un luogo all’altro dell’edificio senza alcun problema.
Il camino a bioetanolo può essere utilizzato anche all’esterno qualora si voglia godere di una serata primaverile senza accusare i fastidi derivanti dall’umidità e dal raffreddamento dell’aria; esso unisce design e praticità.
Scopriamo di più su questo prodotto e sul combustibile biologico che lo attiva.
Contenuti di: Bioetanolo per camini: tutto quello che devi sapere
Cos’è il bioetanolo per camini
Il bioetanolo è l’etanolo prodotto mediante un processo di fermentazione delle biomasse, cioè prodotti agricoli ricchi di zucchero.
Questo particolare composto viene utilizzato di frequente come combustibile per biocamini in virtù delle straordinarie capacità calorifere.
I camini al bioetanolo, infatti, hanno una maggiore efficienza energetica rispetto agli omologhi che usano altri combustibili, a causa della bassa dispersione di calore.
Per conoscere come evitare la dispersione di calore, ti sarà molto utile una guida sul tema.
Quanto tempo dura un litro di bioetanolo
Un litro di bioetanolo dura all’incirca tre ore con una produzione di 3.5 kw/h.
Questo combustibile non produce materiale di scarto, pertanto il 100% del prodotto è impiegato nella produzione di energia e, dunque, nel riscaldamento dell’ambiente in cui è inserito il biocamino a etanolo.
Partendo da questa informazione sarà facile capire quanto dura la stufa a bioetanolo, basterà moltiplicare i litri di combustibile per tre per ottenere il numero di ore di durata.
Quanto costa il bioetanolo per riscaldamento
Il bioetanolo per camini costa in media 3 euro al litro.
La spesa può variare a seconda di offerte o acquisti in stock.
Di solito il formato tradizionale del combustibile per biocamini sono le taniche, con grandezza media di 5 litri.
Come inserire bioetanolo nel camino
La fase di accensione del camino al bioetanolo è molto semplice, basta seguire queste istruzioni:
- riempi il contenitore in dotazione col bioetanolo (solitamente in tanica);
- apri il bruciatore con l’apposito gancio metallico;
- versa il combustibile senza superare le soglie indicate;
- asciugare eventuali fuoriuscite con un panno morbido;
- chiudi il bruciatore.
Adesso sei pronto per accendere il biocamino: usa l’accendino lungo il bruciatore e il gioco è fatto!
Quanti metri quadri scalda stufa a bioetanolo
Una stufa a bioetanolo ha grandi capacità calorifere, questo grazie alla dispersione minima del calore: la combustione generata dal camino a bioetanolo infatti non produce alcuno scarto, tutto il combustibile viene utilizzato per riscaldare l’ambiente.
Ma eccoci arrivati alla domanda più importante: quanto scalda una stufa a bioetanolo?
Si afferma che in media una stufa possa scaldare un ambiente di 50 metri quadri senza alcun problema: l’ambiente riscaldato, infatti, subirà un aumento della temperatura di ben 10 gradi ogni ora.
Questo grazie all’altissima efficienza energetica del camino a bioetanolo che produce ben 3.5/4 kw per ora.
Come profumare il bioetanolo
Profumare il bioetanolo per camini è una buona pratica che migliora la vivibilità degli ambienti in cui sono posizionate le stufe.
Infatti nonostante la derivazione naturale del combustibile, il bioetanolo può emanare puzze e cattivi odori, ecco perché bisogna ovviare con la profumazione.
Per profumare la stufa o il camino a bioetanolo occorre inserire alcune gocce di oli essenziali nel bruciatore, ma attenzione: gli oli essenziali non devono contenere alcol, altrimenti potreste causare danni al macchinario e all’ambiente circostante.
Nel bruciatore del camino a bioetanolo si possono anche aggiungere chicchi di sale dell’Himalaya, al fine di ionizzare l’ambiente.
Lascia un commento