Cos’è l’acquaragia, a cosa serve e quali problemi può causare

a cosa serve acquaragia

Cos’è l’acquaragia, a cosa serve e quali problemi può causare

Cos’è l’acquaragia e cosa contiene

L’acquaragia è un composto chimico a base di α-pinene, utilizzato comunemente come solvente e/o diluente.

In parole più semplici l’acqua ragia contiene benzina pesante alla quale si aggiungono idrocarburi aromatici che ne aumentano la funzione solvente e, contestualmente, la tossicità per il nostro organismo.

A cosa serve l’acqua ragia?

Quando si usa l’acquaragia?

La miscela di idrocarburi viene usata principalmente per pulire le superfici verniciate e rimuoverne le imperfezioni.

Un altro uso comune dell’acquaragia è per rimuovere grasso dalle catene di bici e moto per via delle sue ottime proprietà sgrassanti, ragion per cui il prodotto ha ottimi risultati nella fase di rimozione della cera e del grasso da qualsiasi superficie.

Ogni imbianchino di professione e appassionato del fai da te che si rispetti sa benissimo che l’acquaragia viene usata per la pulizia delle setole dei pennelli, subito dopo il loro utilizzo.

Un prodotto essenziale, pertanto, per la pulizia di superfici e oggetti diversi.

Acquaragia sulla pelle, cosa fare

L’acquaragia a contatto con la pelle provoca irritazioni e dermatite.

Per evitare di entrare a contatto col solvente, ti consigliamo di indossare dei guanti da lavoro al momento dell’uso.

Gli effetti dell’acquaragia sulla pelle possono essere più o meno fastidiosi e consistono principalmente in una fastidiosa dermatite da contatto.

Se nelle ore e nella giornata successiva doveste accusare sintomi tipici del contatto di acqua ragia sulla pelle, vi consigliamo di contattare il vostro medico di base o un dermatologo.

Per esperienza (a parte allergie particolari), la dermatite da contatto si risolve con l’uso di una pomata antibiotica applicata più volte al giorno per 4-5 giorni.

Un esempio del medicinale in questione è il Gentalyn Beta a base cortisonica.

Ingestione acquaragia, effetti e rimedi

Cosa fare, invece, nel caso di ingestione di acquaragia?

La prima avvertenza è quella di comunicare immediatamente l’accaduto ad un medico e controllare i sintomi nelle ore successive l’ingestione.

Vista la composizione dell’acqua ragia, il prodotto deve essere tenuto lontano dalla portata dei bambini al fine di evitare brutte sorprese.

Passiamo agli effetti che l’ingestione di acquaragia provoca al corpo umano.

In primis l’irritazione del tratto intestinale: gli idrocarburi presenti nell’acqua ragia attaccano l’intestino che reagisce al corpo estraneo.

Se il quantitativo ingerito è importante si ravvisano i seguenti sintomi:

  • stato confusionale;
  • giramenti di testa;
  • vomito;
  • sonnolenza;
  • perdita di coscienza.

In ogni caso la soluzione migliore è di avvisare immediatamente il medico o il pronto soccorso.

Inalazione vapori acqua ragia

L’inalazione dei vapori dell’acquaragia è pericolosa.

Tra le più importanti avvertenze c’è quella di tenere il prodotto lontano da fonti di calore: questa precauzione oltra ad evitare il rischio di incendi, protegge dai danni derivanti da un’eventuale inalazione di acquaragia.

Respirare i fumi del composto chimico a base di idrocarburi è potenzialmente letale, al pari dell’ingestione.

Per questo motivo si raccomanda la massima cautela e di allertare subito il vostro medico di base o il pronto soccorso nel caso in cui ci sia stato contatto e si presentino i sintomi tipici dell’intossicazione da acqua ragia.

I sintomi dell’inalazione dei vapori di acquaragia sono mal di testa, vertigini, nausea e stanchezza; in casi più gravi di esposizione prolungata respirare i fumi dell’acqua ragia può provocare anche il coma.

Acquaragia e trementina, differenze

Sebbene spesso vengano confuse ed erroneamente assimilate, ci sono delle differenze tra trementina e acqua ragia.

La trementina è un prodotto di origine naturale, vegetale per la precisione.

Il prodotto usato al fine di diluire vernici e solventi consiste in un residuo ceroso che si ottiene dalle conifere dopo una specifica e puntuale lavorazione.

La differenza tra acquaragia e trementina risulta quindi evidente e consiste nella diversa origine e utilizzo: si badi, sebbene la trementina sia naturale gli effetti derivanti dall’ingestione o dall’inalazione dei fumi di trementina non sono meno dannosi se messi a confronto con l’acquaragia.

Se volete conoscere meglio quest’ultimo materiale, vi consigliamo di leggere l’articolo su cos’è la trementina e come si usa.

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