Cosa fa l’interior designer? Funzioni e qualità

Cosa fa l’interior designer? Funzioni e qualità

Chi è l’interior designer? Cosa fa e quali sono le qualità che deve avere il provetto interior designer? Approfondiamo una delle professioni più in voga dell’ultimo periodo, dalla spiccata sensibilità creativa e talvolta rovinata da personaggi che si spacciano come professionisti del settore senza poi avere le adeguate competenze.

Il ritratto dell’interior designer

L’interior designer è quella figura professionale di alta e conclamata creatività che si occupa della fase di ideazione e creazione di case e uffici. Il suo compito è di comporre gli spazi dell’edificio valutando molteplici variabili ed elementi e non lasciando nulla al caso. Non stiamo parlando solamente di scegliere la disposizione migliore per l’arredamento della tua casa, il compito dell’interior designer è di valutare la scelta dei colori, la qualità e intensità della luce, la tipologia di mobili nello specifico. E’ un lavoro che mescola capacità tecniche e matematiche, è di essenziale importanza infatti un calcolo preciso degli spazi e degli elementi a disposizione, alle capacità artistiche e creative come la capacità di abbinamento dei colori, il gioco di percezioni e prospettive, il gusto e l’armonia di volumi e strutture. Omero di sicuro l’avrebbe definito un uomo dal multiforme ingegno, capace di mescolare con sapienza arti di estrazione totalmente differenti.

Quali sono le funzioni e gli scopi dell’interior designer?

Gli scopi dell’interior designer, così come le sue qualità, sono molteplici. Prima di tutto il suo lavoro si rivolge ai clienti, gli inquilini della casa o i proprietari dell’ufficio: ogni particolare deve essere studiato per rendere lo spazio vivibile, efficiente e adatto alle loro esigenze. Questa figura, pertanto, ha il compito di aiutare le persone a vivere in maniera armonica e con gratificazione gli spazi progettati o rivisti. Non è un lavoro totalizzante e complessivo: sebbene il designer di interni abbia (o debba avere) molte capacità, non può realizzare in autonomia il proprio lavoro. Il progetto ideato secondo una specifica concezione degli spazi ha bisogno dell’intervento di professionisti della casa per vedere la luce. Pertanto possiamo definire la funzione dell’interior designer alla stregua di un creatore di concetto, di un progettista che dà chiare indicazioni e direttive sul lavoro che altre figure professionali andranno poi a realizzare.

Come diventare interior designer: il giusto approccio

Ma come si diventa interior designer? Qual è il percorso di studi necessari per svolgere questo mestiere? Non serve una laurea per questo mestiere. Non esiste infatti un percorso universitario di studi che sia specifico per l’interior design. Il nostro consiglio è semplice: se hai intenzione di lavorare in questo mondo, dovrai acquisire le conoscenze e le competenze sia teoriche che pratiche adeguate. Non ti improvvisare esperto di un qualcosa che non conosci o conosci poco: scegli un percorso di studi adeguato e che ti permetta realmente di lavorare sul campo, impara dai migliori.

Quali percorsi scegliere

Quali percorsi intraprendere? Come sceglierli? Valuta scuole di formazione che abbiano una tradizione alle spalle: esistono istituti e accademie che hanno unità didattiche, corsi e docenti in grado di formarvi seriamente nel settore. Valuta i programmi proposti: non puoi affidarti a corsi dalla durata limitata e che non prevedono attività pratiche, che ti facciano toccare con mano il mestiere. Individua le figure professionali che ti vengono presentate come docenti: puoi e devi ricercarne su internet curriculum e referenze. In ultimo, non disdegnare il buon vecchio passaparola: se conosci qualche persona che ha già mosso i primi passi nel settore, chiedigli di raccontarti le loro esperienze formative, potrà essere un ottimo elemento di valutazione su cui basare la tua scelta.

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